Il tema della caducità, dell’esserci e non esserci più inspiegabilmente, e quindi il tema della morte, connotano le prime opere. È Thanatos che fa da protagonista e in relazione all’argomento la veste formale si adegua: i versi diventano essenziali, brevi, scabri, quasi condensare informa lapidaria un momento di vita transeunte, unica pietra ferma nel ricordo, tra il flusso temporale che precipita nel Nulla.
Invece nell’opera Frammenti di una confessione erotica, tutto è ribaltato. Si passa da Thanatos a Eros che è descritto con dovizia e opulenza in tutto il suo splendore.
I versi, non più brevissimi e spogli, si vestono di nuove forme, come rami in fiore e diventano succosi e accattivanti per ritmare il soffio vitale e seduttivo dell’eros che tutto travolge nella ricerca estrema dell’unità perfetta dei due protagonisti, fusi insieme, per un attimo fuori dal tempo, in una panteistica ricerca di Assoluto.